Scrivi un commento
al testo di Dzemile Jusufi
attimo denso
- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare
nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento;
il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente,
potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi
e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso,
all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti
con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ].
Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
|
Come una esplosione silenziosa che spande dentro e logora,senza dire dove andrà a influire, senza spiegare, senza avvertire. Accade fiera del suo esistere e non conosce comprensione, non fa sconti, si propaga e confonde, squote le certezze e incatena le debelozze; le somma, le moltiplica e ti rende fragile. Così fragile che la tristezza traspare dai tuoi sorrisi, la solitudine gratifica e niente è più come trenta secondi prima. Cambia tutto, è solo un attimo. Chi vive gli attimi è speciale e cambia ogni giorno, ma ogni attimo che ti rende triste, dietro a una equazione dal risultato impossibile, o dalle infinite soluzioni, tra cui nessuna certa e probabilmente nessuna a cui davvero vuoi arrivare, ogni attimo che ti rende triste, piccolo o grande attimo, è qualcosa che contiene una rabbia violenta. Troppo violenta per una vita a cui prometti gentilezza, e si scinde in frammenti la bellezza di tante prospettive, per un attimo triste che nessuno ha visto, un attimo triste che non puoi credere di aver provato, per quel attimo di cui la sfida non è trarre i lati positivi, ma essere costretto ad ammettere lati negativi. Per un attimo senza parole, nel silenzio di un delitto che non viene riconosciuto, perchè uccidere chi eri, trasformandolo in chi sei, non comporta processi e pene, ma solo quanto è dura andare avanti a testa alta.
|
|
|